Il mio Pensiero

Corrosivo tempo acido

Mi appoggio e sospiro. Ho ancora fiato. L’aria attorno è fetida. I miei rapporti pure. Graffio i miei pensieri ma rimangono indifferenti. Io pure. Nessuna offesa.  Non è tempo di permalosità ! -Domani cosa penserò ? Se penserò !- Non una persona  nei dintorni . Forse sono finite.- Sono l’ultimo uomo sulla terra?   Mi piacerebbe? Non lo so.- Si, no, forse. La vita non è fantascienza. Un pò scienza. Pensieri senza aggettivi, senza commenti, senza esiti . Senza via di uscita. Vivo, e vivo . Un sogno da sempre. Azzerati i ricordi, le ammissioni, gli scherzi, le goliardie, allo zero si perfora l’attimo come una corrosiva dilatazione  . Che macchina speciale l’acido ! Si muove lentamente ed inesorabilmente perfora, lascia il segno, per sempre,  e decide la mostruosa dipendenza chimica. Mi diverte cercare la vita e non trovarla. Nemmeno un animale. Un piccolo segno, una traccia. Niente. Brucia. Dentro e fuori. Brucia.

L’alluce e il panama

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-O gioia mia tardiva ! Tu tacevi allora, ed io me ne andavo sempre lontano, verso sempre più numerosi e sterili germi di dolori, in superba abiezione, in inquieta stanchezza- ( Sant’Agostino) Caldo. Umido. Non un filo di vento. Il cervello sa quello che faccio ed io mi tranquillizzo. Mi fido di Rizzolati & Sinigaglia e bevo un bicchiere di acqua. Non sempre riesco ad afferrare il significato delle azioni degli altri, non sempre ne comprendo le intenzioni e le emozioni. Caldo! Mi conforta il sapere che per secoli e secoli filosofi e medici dell’anima hanno fatto le stesse considerazioni e si sono posti un sacco di domande. Io non cerco risposte. Per ora. Mi faccio un sacco di domande e gestisco male le considerazioni. Estate ! Tutti i neuroni sono davanti allo specchio. Alcuni sono lo specchio. Perciò i primi si guardano nei secondi? Bella orgia. Si suda ! La mano vede il rasoio ma non voglio duellare con Poincarè,( Jules-Henri) no, non mi faccio la barba ! Mi spoglio completamente. Il mio patrimonio motorio. Confidenza con me. Imitazioni . Mi fermo all’incrocio tra la via del Cosa e la via del Come. Non passa nessuno. Solo e nudo mi guardo attorno. Le cose sono solo raggiungibili o irraggiungibili? C’è dell’altro anche in altre stagioni. Emozioni ! Luce accecante ! Loro, le emozioni , non mi stanno ingannando . Tante informazioni e sete. Bevo. Sudo. Rimango fermo. Solo un largo e bianco Panama mantiene freschi: capelli, cute, varie cortecce,cervello, cervelletto,circuiti e connessioni,lobi,solchi. Sono solo in città! Non mi starò piegando a pensieri cattivi che ricerchino scusanti ai peccati fra gli uomini che agiscono iniquamente? Vecchio Panama, coerenza! Perchè non sudo? Eppure ribollo dietro all’impeto dei miei istinti. Bevo nuovamente. Fa bene ! Ma un gatto? Un randagio convinto? Uno che si è perso? Nessuno. Il mio incrocio è deserto. Mi piace. Alzo e abbasso l’alluce del piede sinistro. Mi piace. Tutte le cose hanno la loro attrattiva. Il lento e costante movimento mi ipnotizza. Alluce su , alluce giù. Il Panama lo copre dal sole. Protezione. Gli infradito sono solo di moda, ma non sono scarpe. Le dita sono costantemente in pericolo di vita. Ogni spigolo, ogni angolo, ogni simile scarpato, masse in movimento, manifestazioni, spritz, sabbia,vetri,cespugli, vipere,olio,baci,puntine,tutto pericolosamente contro le povere dieci. Una sta facendo ginnastica e nel tempo si vedrà. La gemella dorme e le altre otto sono longilinee e pigre. Non starò meditando? In lingua tibetana meditare significa -prendere confidenza con- Dopo tutto, per prendere confidenza con qualcosa dobbiamo passare del tempo ad osservarla Pur piegato nell’osservazione meticolosa, il Panama non cade. Che classico ! Non sudo. Nemmeno con tutto questo andar su e giù. Forse suda lui. L’alluce. O gli infradito? L’asfalto luccica e trema. Alzo la testa al cielo. Anche lui luccica e trema. Le cicale non cantano più. Ora l’incrocio è silenzioso e catramato. Un piccolo alluce da solo continua su e giù per inerzia. Non gli è mai piaciuta la ginnastica. Il Panama si sta infuocando da sotto. Non è abituato. Sono calmo. Tranquillo. Sono le 14.45. E’ domenica. Non è ferragosto. Arriverà. Una confessione calda, costante, sincera. Non ho paura, tristezza, ansia,depressione,competizione,aggressività, insicurezza, frustazione, nonostante io stia ripetendo pensieri basati sulla sopravvivenza.

Il dolore delle parole

Ho perso tutte le parole . Sono finite in fondo al mar Mediterraneo. Si sono adagiate con le migliaia di persone che si sono addormentate per sempre in fondo al mare.No, non hanno deciso loro di addormentarsi per sempre in fondo al mare, no, ma sono state scaraventate dalla nostra indifferenza, dal nostro egoismo , dalla nostra poca attenzione verso il mondo. Ma essere nel mondo significa sfuggire all’assedio del mondo per abitare il mondo, fuggire dal proprio essere in mezzo al mondo per averlo come luogo di abitazione. L’uomo deve anche fuggire da sè per prendersi cura di sè. La sua cura è per sè solo se è per il mondo; solo correndo verso il mondo l’uomo si soccorre. Fuggire da sè, ek-sistere, e allora l’uomo deve necessariamente essere sempre fuori di sè, è intenzionalità, trascendenza, immediato sbocco sulle cose, apertura originaria, continuo progetto e perciò proiezione futura. Migliaia di addormentati in fondo al mare lo sapevano bene e lo continuano a sapere e continueranno sempre a saperlo ed a vivere affinchè noi un giorno , potremo riconoscere la loro sapienza ed il loro coraggio.

Borgo

BORGO è uno dei più caratteristici e prestigiosi quartieri del centro di Roma. E’ particolarmente ricco di trattorie e ristoranti tipici, bar e pub, e ancora tantissimi negozi e artigiani che lavorano il ferro, l’ottone, l’argento, il legno, il vetro etc. . È un quartiere tranquillo e sicuro dove è possibile fare delle bellissime passeggiate notturne immersi nelle luci giallo-antico e nella struttura architettonica medioevale che creano tra i vicoli una sensazione magica e suggestiva.

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Se non puoi capire uno sguardo, non puoi capire una lunga spiegazione!

Oggi mi hanno spiegato che è in pieno svolgimento a Roma, nel mondo dei B&B, una vera battaglia dei prezzi. Battaglia? Cioè IO contro un altro a colpi di “soldi” ? Ma che schifo !
Ma scegliere un Bed & Breakfast è una cosa seria. La vostra vita è una cosa seria. Le vostre serate con la compagna/o che avete scelto sono una cosa seria. Ma che accidente di mondo è mai questo dove IO devo scendere in battaglia per ospitarti nella mia casa ? Ospitarti ! L’ospitalità è una cosa seria . Nella mia casa esiste la mia ENERGIA, vivono le mie passioni, i miei successi e le mie delusioni, qui ho pianto, ho riso, ho amato, amo, scrivo il mio teatro e tutto questo è una cosa seria. I miei ospiti respirano tutto questo e lo portano con loro nella loro vita. Continua a leggere…

Vorrei non perdere la testa

Mio dio forse sto perdendo la testa ? Stiamo perdendo tutti la testa? Ma la testa risiede nella testa? Molti sostengono che risieda anche nella pancia, e da tanto tempo; se così fosse  quella zucca piena di peli potrebbe rimpicciolirsi sempre di più fino a sparire? Mi guardo attorno, per strada, e noto che già parecchie persone sono già avanti e si stanno allenando pensando di non essere viste, ed invece io le vedo. I senzatesta ! Sono fresco ed impressionato ma lentamente ci farò l’abitudine e nei miei pensieri tante cose ora si aggiustano. Meno male, pensavo di essere  io lo strano. No, no, tutto  in ordine. In questo momento sto camminando per la mia stanza e provo a colpire con le pareti la mia testa, la testa testa per capirci, quella coi peli, e ogni colpo mi riporta alla mia infanzia e vedo tante teste attorno a me che sorridono e fanno strane facce  con smorfia e considero che nulla è cambiato dopo tanti anni. Sono ancora circondato da tante persone che  mi sorridono e fanno strane smorfie. A quando cadrà definitivamente la testa?  Con il viva voce la pancia sente e con le dita si possono comunque usare gli I-phone o gli smartphone, e allora !